Il confine è un bosco

CORTOMETRAGGIO di Giorgio Milocco.

Ivan è un operaio di sessant’anni, nato in ex Jugoslavia. Vive con sua moglie in un paesino del Friuli chiamato Torviscosa. Un giorno decide di intraprendere un viaggio che lo riporterà nei luoghi della sua infanzia, nel tentativo di espiare un senso di colpa che fin da bambino porta dentro di se.

Productions

IL CONFINE È UN BOSCO (My border, my forest)

Italia, 2020 / 17′


Diretto da: Giorgio Milocco
Con: Branko Završan, Lucka Pockaj, Andrea Tich, Paolo Fagiolo, Vito Cosic, Martin Mofardin, Noemi Calligaro
Soggetto e Sceneggiatura: Mauro Daltin, Andrea Nardon, Giorgio Milocco, Alejandro De La Fuente
Direttore della fotografia: Debora Vrizzi
Musiche: Marco Germini
Scenografia: Anton Spazzapan
Costumi: Vittoria Prignano
Suono: Antonio Petris
Montaggio: Giorgio Milocco
Color grading: Andrea Guarascio
Produttore: Fabiana Balsamo
Produttore esecutivo: Andrea Badin
Produzione: Quasar srl
Distribuzione: Esen Studios
Con il contributo di: MIBAC, FONDO AUDIOVISIVO FVG, FVG FILM COMMISSION
Con il supporto di: ISTRIA FILM COMMISSION
Con la collaborazione di: WOLFANG & DOLLY

il confine è un bosco - film

Locandina

Note di regia

“Il confine è un bosco” è la storia di un uomo alle soglie della terza età, che vive lontano dalla sua terra d’origine ed è tormentato da un senso di colpa. Arriva il momento in cui vuole mettere ordine nella sua vita che, volente o nolente, si sta avviando alla sua ultima fase.
Il confine narrato nella storia è molteplice e simbolico. Non è solo quello fisico che separa l’Italia, in particolare il Friuli (dove il protagonista vive da cinquant’anni), dalla Ex-Jugoslavia (terra dell’infanzia e del ricordo), ma anche il confine tra la maturità e la vecchiaia, tra la tristezza e la gioia.
Nell’arco della storia, il protagonista trova il coraggio di oltrepassare questi confini e lo spettatore viene coinvolto in questa sua trasformazione. Percepiamo il suo tormento interiore ed il suo stato d’animo nei suoi sguardi e nei suoi gesti, nel minimalismo dei palazzi razionalisti di Torviscosa, nel paesaggio nebbioso dell’Istria, nel confine di stato abbandonato e negli altri espedienti simbolici presenti all’interno della storia.
Gran parte delle persone ha un sogno mai realizzato, o addirittura un rimpianto. I fatti della vita spesso ci allontanano da quelli che sono i veri desideri. Molte persone vengono soffocate dal senso del dovere e dal senso di colpa. Molte di queste persone, a volte, non credono nemmeno che esista la possibilità di rimettersi in gioco, di fare i conti con il proprio passato e tornare a vivere serenamente il proprio presente. Altre invece continuano a vivere di ricordi e di angosce del passato, e non sono più in grado di cercare il lato positivo nelle situazioni difficili, di trovare una soluzione ai problemi e guardare al futuro con serenità. “Il confine è un bosco” è un film che dona speranza: Ivan affronta il suo passato per poter essere di nuovo felice, come quando era un bambino.

 

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Published by

Giampietro Pregnolato

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